Imaginary Landscapes

John Vander è un pittore statunitense che ha trascorso gli ultimi 26 anni della sua vita per metà del tempo in Toscana e per l'altra metà sulle coste atlantiche del Maine. Le opere presentate alla mostra “I paesaggi immaginari” sono state dipinte nel corso degli ultimi tre anni presso il suo studio situato in un ala dello storico Palazzo delle cento finestre, un vecchio convento ristrutturato in località Badia di Cantignano, nei pressi di Lucca. John ha tratto ispirazione dalla campagna nei dintorni dei Monti Pisani, che lo hanno colpito per la mancanza di tracce di modernità, come se tutto fosse rimasto immutato per secoli. Questi scorci ed i “fantasmi” del convento hanno fatto da musa per la sua produzione artistica.

“Le opere sembrano state dipinte di getto ma in realtà ci sono voluti anni per sentirmi completamente soddisfatto del mio lavoro. Sono visioni di ciò che è stato e di ciò che sarà, il passato ed il futuro. Sono costantemente affascinato dalla bellezza che mi circonda, provare a cattutarla è stata una sfida che mi ha intimorito ma che spero di aver affrontato con successo. Non avrei mai considerato finito un mio dipinto finchè la scadenza di una mostra non me lo ha imposto.”

La mostra presso la “Saletta d'arte Salvadori” si terrà quasi in contemporanea e sarà l'ideale corollario di un altra personale del pittore che avrà luogo a Pistoia presso la fondazione Marino Marini dal 24 marzo fino alla metà di maggio nel novero degli eventi organizzati per festeggiare la designazione del capoluogo toscano a capitale italiana della cultura 2017.

“Sono molto onorato di essere stato scelto per fare parte di un evento così importante e prestigioso, così come sono altresì felice di poter effettuare una mostra anche a Pescia, città da me molto amata, dagli amici Salvadori” chiosa John.